Sul periodo della gestazione le future mamme si dividono in due categorie: chi vive la gravidanza in maniera serena, avvertendo solo qualche disturbo alla fine dei nove mesi, e chi invece vive di nausee, mal di testa, infiammazioni muscolari e dolori al basso ventre per lunghi periodi.
La tentazione di ricorrere all’antinfiammatorio di fiducia al secondo giorno di mal di schiena, o all’antiacido che si assume quando il pranzo è stato troppo abbondante, può diventare forte. Tuttavia, non tutti i farmaci abituali possono essere assunti durante la gravidanza.
Alcune medicine possono interferire anche gravemente con lo sviluppo del feto, sia nel primo periodo della gestazione, durante l’impianto della placenta, sia nei mesi avanzati, quando si formano tutti gli organi del bimbo.
Ecco perché è bene conoscere quali farmaci assumere in gravidanza e quali farmaci vanno invece evitati, trovando delle alternative naturali e non pericolose per la crescita del neonato.
Cosa vedremo
Antibiotici in gravidanza
Se gli antibiotici vanno somministrati con cautela anche in condizioni fisiche normali, durante la gravidanza il loro uso deve essere centellinato e strettamente necessario, solo in caso di infezioni batteriche conclamate.
Sono da preferire gli antibiotici con penicillina, a base di amoxicillina ad esempio, scegliendo quelli che contengono cefalosporina ed eritromicina solo in seconda battuta. Sono da evitare gli antibiotici a base di tetraciclina, poiché possono portare modificazioni alla crescita delle ossa, e in particolare dei denti, del feto.
Antinfiammatori in gravidanza
Gli antinfiammatori di uso più comune per mal di testa, mal di schiena, mal di denti, strappi e tensioni muscolari, rientrano nella categoria dei FANS, con molecole come ketoprofene, ibuprofene e similari.
Questi farmaci sono assolutamente da evitare durante la gestazione, soprattutto nel terzo trimestre, perché possono causare emorragia neonatale e alterazioni nel sistema circolatorio del feto.
Reflusso gastrico in gravidanza
Uno dei sintomi più comuni soprattutto nei primi mesi di gravidanza è l’acidità, accompagnata da gonfiore addominale sulla parte superiore, causato proprio dalla pressione che gli organi interni all’addome subiscono per l’aumento graduale delle dimensioni dell’utero.
Il reflusso gastrico può essere gestito con i più comuni antiacido, a base di sodio alginato e bicarbonato di sodio, o con integratori alimentari per il reflusso che riportano la dicitura “adatto in gravidanza”.
Antispastico in gravidanza
Gli antispastici servono a ridurre gli spasmi e i crampi della muscolatura interna come quella dell’intestino e delle vie urinarie. È anche utile per ridurre il dolore che si verifica ad inizio gravidanza, per via dello spostamento che gli organi addominali subiscono per far spazio all’utero.
Sono assolutamente consigliate molecole come scopolamina, che possono essere assunte già nelle prime quindici settimane di gravidanza senza pericolo. Gli antispastici possono essere assunti anche per contrastare le contrazioni di Braxton Hicks, contrazioni “di prova” lontane dal parto che preparano il corpo al momento della nascita.
Influenza in gravidanza
Naso chiuso, un po’ di tosse, qualche linea di febbre: anche in gravidanza l’influenza stagionale non risparmia nessuno, e la scelta dei farmaci per curare lo stato influenzale è decisamente limitata.
Il nostro consiglio è quello di ricorrere il più possibile a rimedi naturali: limone e miele per la gola, suffumigi con acqua calda e bicarbonato (attenzione, gli oli essenziali in gravidanza sono altamente sconsigliati!), idratazione e riposo sono la miglior cura per l’influenza in gravidanza.
In caso di febbre si può assumere solo il paracetamolo, sempre sotto consiglio del proprio medico. I fluidificanti del muco, come ambroxolo e acetilcisterina, non hanno finora presentato problemi in gravidanza.
Vuoi saperne di più? L’agenzia italiana del farmaco ha istituito, sul proprio sito web, un’intera sezione dedicata all’assunzione dei farmaci durante la gravidanza, suddividendo le varie categorie di farmaci secondo l’utilizzo e indicando per ognuno di questi la modalità d’uso più corretta.
Tutti i consigli contenuti in questo articolo sono puramente a scopo informativo e non sostituiscono il parere di uno specialista. Chiedi sempre un parere medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
Fonti
https://it.wikipedia.org/wiki/Tetracicline#Somministrazione_e_tossicit%C3%A0