Sarà capitato a tutti noi di usarli per alleviare il dolore.
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono infatti tra i medicinali più comunemente usati. Anche se, come tutti i farmaci, bisogna fare attenzione ad utilizzarli nel modo corretto, senza eccessi e possibilmente con qualche cautela, soprattutto se in presenza di altre patologie. L’Italia ad esempio è uno dei paesi in cui si fa più abuso di questa tipologia di farmaci.
Di seguito vi spieghiamo cosa sono i farmaci fans e a cosa servono.
Cosa vedremo
Cosa significa farmaci fans?
Fans è una sigla che sta per farmaci antinfiammatori non steroidei, si tratta di medicinali con funzione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, in grado di ridurre il dolore.
Il termine “non steroidei” li distingue dagli steroidi, come ad esempio il cortisone, che hanno un’azione antinfiammatoria simile, ma hanno anche un’ampia serie di altri effetti.
Cosa sono i farmaci fans
I FANS si chiamano “analgesici periferici” e agiscono sulle molecole coinvolte nelle infiammazioni. Esistono due famiglie di FANS:
- selettivi
- non selettivi per COX-2.
I primi riducono l’infiammazione e l’aggregazione piastrinica (un esempio fra tutti è l’acido acetilsalicilico che infatti è utilizzato a basse dosi nei soggetti ad alto rischio, per prevenire infarto e ictus), ma aumentano il rischio di ulcere e di sanguinamenti gastrointestinali.
Invece, gli inibitori selettivi per COX-2 hanno meno effetti collaterali a carico dell’apparato gastrointestinale, ma possono aumentare il rischio di problemi cardiovascolari.
A cosa servono i farmaci fans e quando è bene assumerli
I farmaci FANS si trovano in commercio in diverse forme:
- per uso topico in pomate, gel e creme;
- in compresse e capsule da assumere per via orale;
- in sistemi per assorbimento transdermico, ossia quelli che si usano chiamare cerotti medicati;
- in supposte.
Ma questi antinfiammatori si possono anche somministrare per via endovenosa o intramuscolare tramite iniezione.
Si tratta di farmaci che combattono l’infiammazione e il dolore. Infatti, vengono prescritti come antidolorifici generici; come antinfiammatori, soprattutto per trattare le infiammazione muscolo-scheletriche o articolari, vengono impiegati anche in post-chirurgia e come antipiretici per far scendere la temperatura in caso di febbre.
I casi più comuni in cui vengono impiegati sono ad esempio le cefalee, le artriti, ma anche raffreddore e influenza.
Come agiscono i farmaci fans e quali sono le controindicazioni
Gli antinfiammatori non steroidei agiscono sul metabolismo di due sostanze, l’acido arachidonico e l’acido eicosapentenoico, che servono per la formazione di molecole coinvolte nell’infiammazione.
Gli effetti collaterali più comuni sono: rischio di ulcere e sanguinamenti gastrointestinali, infarto e malattie renali. Per questo motivo si consiglia spesso di assumerli a stomaco pieno, proprio per ridurre il loro effetto lesivo sulle mucose del nostro apparato digerente. Per questo vengono spesso associati ai gastroprotettori come l’omeprazolo e il pantoprazolo. Gli inibitori Cox-2 non provocano ulcere ma possono portare dolore addominale, nausea e cattiva digestione.
L’uso dei FANS va attentamente valutato insieme al proprio medico, soprattutto per chi versa in particolari condizioni (anziani, minori di 16 anni, donne in gravidanza, persone con problemi di asma, ulcera o allergia, e altri) ed è sempre bene leggere con attenzione il foglietto illustrativo se si soffre di altre patologie. È bene in generale impiegare i FANS nel più basso dosaggio possibile e per breve tempo. La principale alternativa per contrastare il dolore è il paracetamolo.