Marzo è il mese della rinascita, della primavera, dell’addio al freddo invernale, dei primi fiori che sbocciano timidi sulle piante e sugli alberi… ma per moltissime persone è anche il mese dei primi starnuti e dei primi occhi rossi per l’allergia.
Secondo alcuni studi condotti sulla popolazione europea, l’allergia primaverile può colpire fino a un paziente su quattro in alcuni periodi dell’anno, proprio in concomitanza con l’arrivo della primavera.
Se alcune forme allergiche compaiono in maniera imprevedibile, per il raffreddore da fieno si può agire in maniera preventiva e arrivare all’inizio della primavera con un sistema immunitario più forte e in grado di contrastare i picchi allergici gravi.
Come? Scopriamolo insieme.
Cosa vedremo
Allergia primaverile: da cosa è causata?
Il nome lascia poco all’immaginazione. L’allergia stagionale è strettamente legata a un particolare periodo dell’anno, che va dall’inizio della primavera all’estate, fino a qualche sporadica comparsa autunnale.
In questo lasso di tempo si susseguono diverse fioriture di piante, e quindi di pollini, che vengono rilasciati nell’aria e respirati continuamente; se, per alcune persone, questa inalazione è del tutto innocua, per altre è un campanello d’allarme che stimola una maggiore produzione di istamina, sostanza responsabile delle reazioni allergiche nel corpo umano.
Allergia pollini: sintomi
L’allergia primaverile, chiamata anche raffreddore da fieno o febbre da fieno, si manifesta principalmente sotto forma di allergia respiratoria: prurito al naso, naso chiuso e starnuti frequenti sono all’ordine del giorno, così come un pizzicore continuo alla gola e una tosse stizzosa, secca, denominata proprio tosse allergica.
Un altro sintomo ricorrente è la congiuntivite allergica, accompagnata da bruciore agli occhi, fotosensibilità, lacrimazione eccessiva. Occhi rossi e gonfi sono reazioni allergiche tipiche di un’allergia al polline.
Infine, l’allergia stagionale può esprimersi sotto forma di dermatite cutanea. Questa reazione si verifica più facilmente se si entra in contatto con la pianta o l’erba responsabile della nostra allergia; i sintomi tipici sono l’arrossamento e il prurito della pelle, connessi a una momentanea irritazione cutanea.
Quando una reazione allergica è già in corso, è necessario consultare al più presto un medico per trovare la terapia adeguata e prevenire il rischio di shock anafilattico, dalle conseguenze fatali.
L’antistaminico per allergia dev’essere scelto dal medico curante o dal medico specialista, allergolo, pneumologo o otorinolaringoiatra. La terapia d’urgenza prevede l’uso del cortisone, sia per il trattamento della rinite allergica che della dermatite allergica.
Come prevenire l’allergia al polline
Non siamo ancora nel pieno della stagione delle allergie, e ciò permette ai soggetti allergici di giocare d’anticipo e adottare sin da subito delle precauzioni per evitare di passare tutta la stagione allergica a starnutire e strofinare le mani sugli occhi rossi.
Innanzitutto è bene conoscere il nemico per combatterlo davvero: durante la stagione allergica si alternano infatti diverse piante e fiori, e ognuna fiorisce in un mese preciso dell’anno.
Conoscere il calendario pollinico aiuta a sapere precisamente cosa aspettarsi durante ogni mese dell’anno:
- da gennaio ad aprile fioriscono le cupressacee;
- da marzo a ottobre troviamo la parietaria;
- da aprile a giugno le graminacee e le olacee;
- da luglio a settembre è il momento delle composite e asteracee.
Attenzione quindi a:
- stare lontani da zone di campagna ed evitare zone in cui si stanno eseguendo lavori di pulizia dei giardini o delle aiuole;
- tenere i finestrini alzati in auto, e cambiare i filtri dell’aria condizionata, sia in macchina che in casa, con filtri antipolline;
- non svolgere attività sportiva all’aperto;
- chiudere le finestre durante le ore centrali della giornata.
Un grande supporto alla prevenzione dell’allergia è arrivato, nell’ultimo decennio, con l’utilizzo di prodotti omeopatici in grado di stimolare il sistema immunitario e aumentare la risposta delle difese naturali dell’organismo allo stimolo degli allergeni esterni.
Grazie ad alcuni medicinali omeopatici è oggi possibile controllare in maniera più efficace la comparsa dei sintomi legati all’allergia, sia di tipo respiratorio che cutaneo. Chiedi consiglio al tuo medico o al tuo farmacista per trovare il rimedio omeopatico più adatto alle tue esigenze.
Tutti i consigli contenuti in questo articolo sono puramente a scopo informativo e non sostituiscono il parere di uno specialista. Chiedi sempre un parere medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
Fonti:
https://www.epicentro.iss.it/allergie/epidemiologia
https://guna.com/it/guna-informa/prevenzione-e-cura-delle-allergie/