Sfatiamo subito un mito: non esiste una formulazione più efficace di un’altra, quando si tratta di farmaci che condividono lo stesso principio attivo.
La scelta tra compresse, gocce o bustine, ma anche tra capsule e soluzioni iniettabili per punture, è una scelta di tipo medico, ma anche di tipo personale, in base alle esigenze del singolo paziente.
Le case farmaceutiche adottano specifiche formulazioni proprio per permettere di veicolare il principio attivo o gli ingredienti di un farmaco nella maniera ritenuta più efficace e corretta.
Dato questo concetto, quale tipo di medicina assumere resta una decisione del paziente e del suo medico curante, con cui bisogna sempre conferire prima di prendere qualsiasi farmaco.
Scopriamo le differenze tra gocce, bustine e compresse, quali tipologie esistono e come assumerle nel modo corretto.
Cosa vedremo
Compresse, gocce e bustine: tutte le caratteristiche
Compresse, gocce e bustine, pur avendo gli stessi principi attivi, possono ad ogni modo facilitare o meno l’assunzione del farmaco.
Di seguito una panoramica di tutte le caratteristiche delle compresse, delle bustine e delle gocce.
Scopriamole insieme!
Tutti i tipi di compresse
Le compresse rigide sono tra le più diffuse nel mercato farmaceutico, sia per la facilità di assunzione – vanno deglutite con acqua, senza scioglierle -, sia per la possibilità di dividere la compressa in più parti precise, se la somministrazione prevede di suddividerla durante la giornata.
La compressa è formata da uno o più principi attivi. Gli eccipienti non hanno valore farmacologico, ma servono, per l’appunto, a pressare la compressa, dando stabilità al suo contenuto.
Le compresse divisibili hanno solitamente una o più tacche che consentono di dividere facilmente la pillola. Uno degli svantaggi delle compresse è la tempistica del rilascio: vengono assimilate in tempi più lunghi rispetto ad altre formulazioni, e non vengono spesso consigliata in caso di necessità di un rimedio rapido.
Maggiore velocità hanno invece le compresse sublinguali, di dimensione più piccola rispetto alle compresse rigide, che si sciolgono sotto la lingua con un assorbimento a livello orale. Sono anche utili perché non necessitano di acqua, e possono essere utilizzate durante i viaggi.
Capsule e capsule molli
A differenza delle compresse, le capsule non vengono pressate insieme ai principi attivi.
Il loro contenuto viene invece avvolto in un involucro rigido, solitamente di cellulosa, che, una volta ingerito, si scioglie totalmente a contatto con la mucosa acida dell’intestino, liberando così i principi attivi per un assorbimento più rapido.
Nelle capsule classiche, il principio attivo e gli eccipienti, ridotti al minimo, sono miscelati in una polvere finissima; nelle capsule molli, invece, il principio attivo è in forma liquida, mescolato agli eccipienti.
La formulazione in capsule è tipica degli integratori alimentari.
Bustine in polvere, bustine orosolubili e bustine liquide
Il termine “bustina” raccoglie diversi tipi di formulazione, ognuno adatto a soddisfare un modo differente di assorbire il farmaco e agire all’interno dell’organismo.
Le bustine in polvere sono spesso utilizzate come sostituti a farmaci in pillola, specie per i pazienti che non riescono ad inghiottire le compresse.
Possono essere antibiotici, antidolorifici, antinfiammatori, ma anche integratori, tutti da sciogliere rigorosamente in acqua per essere assunti.
Le bustine orosolubili sono sempre in polvere, ma non vanno sciolte in acqua: il contenuto si versa direttamente in bocca, sotto la lingua, per un assorbimento a livello orale, dalla resa immediata.
Un’evoluzione di queste bustine è rappresentata dalle bustine liquide, in cui il principio attivo è disciolto in un liquido gel da ingerire direttamente. Sono diffuse tra gli integratori, gli antiacidi e gli antitussivi.
Gocce e sciroppi
Terminiamo con l’ultima formulazione, quella totalmente liquida delle gocce e degli sciroppi.
Le gocce hanno una consistenza acquosa, e sono generalmente contenute in flaconcini di piccola dimensione, con un contagocce che permette di constatare il dosaggio a occhio nudo.
Lo sciroppo ha invece una consistenza più densa, creato sciogliendo il principio attivo in una soluzione di acqua e zucchero. Il dosaggio corretto viene misurato con un dosatore, solitamente incluso nella confezione.
Tutti i consigli contenuti in questo articolo sono puramente a scopo informativo e non sostituiscono il parere di uno specialista. Chiedi sempre un parere medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
Fonti:
https://www.afarma.it/xipblog/post/78_meglio-compresse-o-bustine-o-gocce.html?page_type=post