A causa delle restrizioni da Covid-19, da circa due anni ci siamo abituati a convivere
con diversi tipi di dispositivi di protezione dal contagio, tra gli ultimi, le mascherine
FFP2. Tuttavia, l’utilizzo prolungato di tali dispositivi può talvolta provocare disturbi e
reazioni allergiche al viso. Al fine di prevenire questi disturbi, è necessario utilizzare
dispositivi conformi e adatti alla nostra pelle e, nei casi di reazioni più acute,
ricordare sempre di consultare uno specialista, come un dermatologo o un
allergologo.
Ma entriamo adesso nel dettaglio e scopriamo come prevenire e curare eventuali
reazioni da mascherina FFP2.
Cosa vedremo
Come prevenire e curare le allergie da mascherine FFP2
Per cercare di evitare di incorrere in disturbi allergici e da contatto, causati da questo tipo di mascherine, è bene seguire alcune semplici norme che possono aiutarci a prevenirli. Di seguito alcuni consigli:
- Utilizzare mascherine FFP2 conformi alle norme tecniche (scaricabili gratuitamente dal sito https://www.uni.com, indicato dal ministero della salute), ed evitando quelle non riconosciute o realizzate con materiali come nylon, plastica o materiali da vestiario;
- Scegliere la mascherina corretta in base al proprio viso e all’utilizzo. È importante scegliere un dispositivo che garantisca la giusta aderenza al nostro viso, ma che non stringa eccessivamente intorno agli zigomi. È bene ricordarsi anche di non indossare mascherine con elastici troppo stretti intorno alle orecchie, in modo da evitare infiammazioni nella zona del padiglione auricolare.
- Applicare creme protettive sul viso prima di indossare la mascherina, se necessario e senza abusarne. In tal caso, farsi consigliare dal farmacista o dal medico è sempre una buona idea.
Infine, qualora si dovessero constatare reazioni infiammatorie o irritazioni, sarà necessario provare a cambiare tipologia di mascherina, lasciandosi consigliare – anche in questo caso – dal medico o dal farmacista. Nel caso di disturbi più gravi, come dermatiti o possibili reazioni allergiche, consigliamo di consultare un dermatologo o un allergologo.
Quali sono le cause delle dermatiti da mascherine FFP2
Ma da cosa sono provocate le dermatiti da mascherina FFP2? Le cause che possono portare a infiammazioni e disturbi della pelle sono numerose. Eccone alcune:
- Mascherine non a norma: utilizzare mascherine non conformi e realizzate con materiali non adeguati può facilmente causare arrossamenti e irritazioni.
- Utilizzo prolungato della mascherina: usare a lungo una mascherina può determinare alterazioni della barriera cutanea, determinato da un ambiente umido e da secchezza della pelle.
- Materiali con cui sono realizzate le mascherine: i tessuti con cui sono realizzati i dispositivi possono talvolta contenere sostanze come igienizzanti, coloranti, conservanti, ma anche metalli come il nichel o molecole presenti nell’elastico. Tali sostanze, in alcune persone predisposte, possono essere causa di dermatite irritativa o allergica.
- Predisposizione a patologie dermatologiche: acne, rosacea e dermatiti già presenti sul viso possono peggiorare con l’uso delle mascherine, per via del semplice contatto prolungato, degli sbalzi di umidità o per l’occlusione della pelle.
Quali sono le differenze con le altre tipologie di mascherina
In molti, probabilmente, si saranno chiesti come mai le mascherine FFP2 siano più irritanti rispetto alle chirurgiche o a quelle in tessuto. Il motivo, come già accennato, potrebbe risiedere nella loro diversa composizione, fatta di materiali non sempre ideali per stare a contatto con la pelle del viso, ma che risultano fondamentali affinché svolgano la loro funzione di massimo filtraggio. Riassumiamo, quindi, le tre macro-tipologie di mascherine conosciute
Mascherine chirurgiche: dispositivo usa e getta, generalmente utilizzate in ambito medico-chirurgico, che prevengono la fuoriuscita di goccioline e secrezioni respiratorie da naso e bocca. Garantiscono agli altri una certa protezione da chi le indossa, ma una protezione limitata per questi ultimi.
Mascherine in tessuto lavabile o mascherine non sanitarie: dispositivi non certificati per uso sanitario – spesso in tessuto – coprenti naso e bocca. Non sono riconosciute come dispositivi di protezione individuale e possono essere prodotte sotto la responsabilità del produttore che deve comunque garantirne la sicurezza.
Mascherine ad alta protezione, FFP2 o FFP3: facciali filtranti solitamente utilizzati in ambiente ospedaliero, che garantiscono la protezione di chi le indossa e di coloro che incontriamo, filtrando almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria.
Fonti:
https://www.humanitas-sanpiox.it/news/mascherina-gli-effetti-sulla-pelle-e-come-evitarli-i-consigli-dellesperta/
https://www.farmacasa.eu/blog/come-prevenire-e-curare-le-irritazioni-da-mascherina-n50
https://www.allergicamente.it/2020/11/allergia-alla-mascherina-quali-elementi-causano-allergia-e-cosa-fare/
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jspid=4361&lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero
https://www.unisr.it/news/2020/4/mascherine-protettive-che-differenza-ce