La ricetta elettronica (o dematerializzata) è stata introdotta in Italia dalla legge 326 del 2003 e successivamente dal decreto del 14 novembre 2015.
Con l’ordinanza n. 651 del 19 marzo 2020, emanata dalla Protezione Civile insieme al Ministero della Salute con l’esigenza di contenere i rischi del COVID-19, la ricetta medica dematerializzata ha sostituito a tutti gli effetti la ricetta rossa, consentendo al cittadino di ottenere online il relativo promemoria, senza bisogno di recarsi fisicamente dal dottore.
Solo in alcuni casi il medico può ancora rilasciare la ricetta rossa cartacea:
- in caso di malfunzionamento del sistema informatico,
- se si tratta di una visita domiciliare,
- in caso di prescrizione di farmaci stupefacenti o altri farmaci momentaneamente esclusi dalla prescrizione elettronica secondo il DM 2 novembre 2011.
Ma come funziona la prescrizione dei farmaci e qual è la sua validità? Scopriamo insieme come deve comportarsi il paziente nel dialogo con medico e farmacista.
Cosa vedremo
Come funziona la ricetta elettronica?
Per prescrivere farmaci, visite o esami medici, il nostro medico di famiglia o lo specialista non compila più la ricetta rossa cartacea (ad eccezione dei casi sopra descritti), ma procede per via telematica. Lo fa collegandosi con il suo terminale al «Sistema di accoglienza centrale», in cui inserisce:
- il proprio numero identificativo,
- i nostri dati,
- il farmaco o gli accertamenti necessari,
- il problema di salute che motiva la richiesta della prestazione,
- eventuali esenzioni,
- il codice di priorità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che si effettuano per la prima volta.
A questo punto al paziente viene consegnato un promemoria cartaceo contenente il numero di ricetta elettronica, il suo codice fiscale, la prescrizione ed eventuali esenzioni.
Proprio in virtù della richiamata ordinanza n. 651, il medico può comunicare il numero della ricetta elettronica e la prescrizione al proprio paziente scegliendo uno tra questi canali:
- via mail o PEC
- via SMS o con applicazioni di messaggistica istantanea
- attraverso comunicazione telefonica
- direttamente attraverso Fascicolo sanitario elettronico
Una volta ricevuto il numero della ricetta medica elettronica, il paziente potrà comunicarlo alla propria farmacia per l’acquisto dei farmaci desiderati.
Cosa cambia rispetto al passato?
L’introduzione della ricetta elettronica ha apportato alcuni vantaggi come quello di una maggiore efficienza, della riduzione della carta (anche se non eliminata del tutto) e del maggiore controllo sull’appropriatezza delle prescrizioni mediche.
Grazie alle nuove modalità di trasmissione delle ricette mediche, il Sistema Tessera Sanitaria sarà in grado di effettuare controlli in tempo reale per identificare il paziente in fase di prescrizione e se siano previste esenzioni per reddito. Oltre questi utili controlli per il singolo paziente, il nuovo sistema potrà controllare la corretta emissione delle ricette, delle prestazioni e dei farmaci ed evitare così truffe e falsificazioni.
Con questo nuovo sistema, si può ritirare il medicinale con il promemoria del medico in qualsiasi farmacia d’Italia senza pagare il prezzo intero, come invece avveniva con la ricetta rossa se utilizzata fuori dalla propria regione.
È possibile stampare la ricetta elettronica?
Insieme alla ricetta dematerializzata, il medico può stampare un promemoria su foglio bianco A5 secondo uno schema stabilito provvisto di:
- Numerazione univoca (NRE = Numero Ricetta Elettronica) che identifica la prescrizione (il codice a barre in alto)
- Codice di Autenticazione, che garantisce che la prescrizione sia stata correttamente inviata (Codice presente in alto a sinistra nel foglio evidenziato in rosso).
Solo nella provincia di Trento non è prevista la stampa del promemoria, il farmacista potrà accedere alla ricetta inserendo i dati della tessera sanitaria del paziente. Naturalmente, il processo di implementazione della ricetta elettronica va nella direzione seguita, oggi, solo dalla provincia di Trento.
Validità della ricetta elettronica per la prescrizione dei farmaci
Il promemoria cartaceo che viene consegnato al paziente è spendibile una sola volta, entro 30 giorni dalla data di emissione. Dopo questa scadenza, la ricetta viene bloccata dal sistema e il medicinale non è più erogabile.
Ricetta elettronica in farmacia: come funziona per la consegna a domicilio
Nell’era digitale è possibile anche non recarsi direttamente in farmacia, ma utilizzare servizi di consegna a domicilio, come quelli offerti da Pharmap. Nel caso in cui i prodotti da richiedere necessitino di prescrizione medica, il sistema Pharmap, in fase di prenotazione, chiederà all’utente di caricare il file della ricetta elettronica o una foto di quella cartacea. Il Pharmaper si occuperà del ritiro della ricetta prima di recarsi in Farmacia per conto dell’utente.
Se la ricetta si trova già in farmacia basterà selezionare l’opzione “ricetta in farmacia”. Se si trova dal tuo medico verrà ritirata da un nostro Pharmaper all’indirizzo da te indicato.
Fonti:
https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/ricetta-elettronica
https://www.rifday.it/2016/01/07/ricetta-elettronica-nazionale-il-decreto-in-vigore-dal-1-gennaio/
https://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2020/04/17/ricetta-medica-digitale-il-punto-sulle-novita